– dati:
esistono due civiltà: la civiltà A e la civiltà B.
la civiltà A è tecnologicamente, finanziariamente e commercialmente sviluppata, moralmente zoppicante.
la civiltà B è ritorta su sé stessa, arretrata, ma di numerosissima popolazione, moralmente poco conosciuta e materialmente indigente.
A sfoggia il suo benessere a B.
B vede il benessere di A, dalla sua apparenza è affascinata e ad essa ambirebbe.
A non si interessa a B altro che per le materie prime che da essa provengono e per la possibilità di ottenere le stesse al minor prezzo possibile.
anche la monodopera è materia prima.
anche il territorio e le leggi che lo governano sono materia prima.
B potrebbe essere un mercato, ma non è sufficientemente ricca per poter acquistare da A.
– svolgimento:
A scopre di poter avere vantaggi finanziari passando dalla manodopera di A a quella di B.
A scopre di poter avere vantaggi dall’uso di territori e leggi di B.
lentamente prima, poi sempre più velocemente ed inesorabilmente, sposta la sua produzione in B.
a mano a mano la manodopera in A diminuisce di numero.
a mano a mano la manodopera in B aumenta di numero.
B si sostituisce ad A.
– mutazioni in B:
B diventa un mercato immenso per le attività di A sviluppate in B grazie al fatto che in B è nata prima una classe operaia, poi impiegatizia, dirigente, professionale… e man mano un mercato sempre più tecnologicamente, finanziariamente e commercialmente sviluppato.
anche il territorio e le leggi che governano B evolvono e meglio si forgiano a governare e proteggere B nella sua crescita.
le proprietà produttive di A in B vengono sempre più inglobate, digerite e metabolizzate da B.
alcune proprietà di A vengono contaminate, contagiate, acquistate da B.
altre iniziative nascono direttamente in B per la cultura specifica ormai appresa e posseduta a tutti i livelli.
– mutazioni in A:
la classe operaia di A viene integrata con elementi di B al fine di abbassarne il costo.
si genera la prima disoccupazione proveniente dalla classe operaia di A resa esuberante dai B.
alcune produzioni di A si spostano nei territori di B.
si genera ulteriore disoccupazione.
il potere di acquisto della “base produttiva” diminuisce.
la domanda decresce in quantità e valore, l’offerta è inevasa, l’intero mercato si contrae.
intere strutture produttive si spostano da A a B (14.000 dal nordest alla romania).
infrastrutture e zone artigiane/industriali divengono periferie abbandonate.
anche le classi impiegatizie e dirigenziali soffrono moltissimo e si contraggono significativamente in numero generando una disoccupazione che cresce in modo esponenziale.
la classe proprietaria tende a rimanere nei suoi “castelli dorati” e protettissimi.
il potere di acquisto della “base produttiva” crolla.
l’offerta di A su A è ormai improponibile e l’offerta tende a provenire da B a prezzi bassissimi.
i prezzi bassissimi delle merci provenienti da B riducono ulteriormente il circolo dei beni prodotti in A.
ulteriori produttori in A decidono d’emigrare o di chiudere.
i beni immobiliari di A vengono acquistati dai B: prima una cantina, poi il negozio, poi il capannone, poi il palazzo…
la società di A è stravolta e sempre più ingovernabile, oppressa da lugubri presagi di rivoluzioni e/o guerre civili.
le bande di quartiere diventano la nuova malavita criminosa (mafia e consimili si sono trasferiti in B) e si impossessano definitivamente del territorio.
i poverissimi, i "barboni", sono ormai decine di milioni.
i centri direzionali sono “assediati” dal degrado, dalla rabbia e dalla disperazione.
gli ultimi imprenditori trasferiscono le loro attività in B, dove ormai l’intera società e diventata “società civile” secondo la definizione che fu di A.
la classe proprietaria opta per il trasloco dai “vecchi castelli” di A ai nuovi e sfavillanti centri direzionali di B, fatti di grattacieli, luci, lusso sfrenato, banche potentissime… per esempio shangai? o hong kong?…
gli acquisti di B in A continuano, a prezzi sempre più bassi quando non per pura e semplice acquisizione de factu e anche il… colosseo cambia padrone.
– conclusione:
è un semplice cambio di civiltà.
è successo tante volte: son finiti gli assiri e i babilonesi, e l’antico egitto, e i greci, i fenici, i romani, gli ndiani d’america, gli incas, gli aborigeni australiani… ed i barbari (che rispetto agli antichi romani siamo noi) diventano i nuovi padroni.
ora sembra proprio che tocchi a noi: all’occidente cristiano e industrial/commercial/capitalista …poco morale (come poco morali furono quasi tutte se non tutte le civiltà in prossimità del loro crollo).
e non è questione di secoli né di secondi, ma neanche di lustri: solo qualche anno.
ed accadrà di colpo, come un fallimento conseguente alla richiesta di rientro del debito (mostruoso il nostro).
la “storia” presenta il conto, non puoi pagare e crolla tutto.