elegie duinesi

la fila ne parlava alla cassa
di un ragazzo e il suo sentiero
l’improvvisa luce e il suo mistero
la nuova vita quando questa passa

li si incontrano i passanti
ci si incrocia guardando avanti
spiriti in questo purgatorio ma
il cielo azzurro è perentorio

mi dispiace questa mancanza
che mi ha invaso nella pancia
cara amica vecchia speranza
attonita stradina che avanza

inebria il blù di solo cielo e mare
e dal cielo si può volare, al mare
divenire in un balzo stella e poi
brillare senza più penare

a Rilke la via donò la sua elegia:
i suoi amori, i patimenti, la magia
io non scrivo né faccio commenti
dico solo “Amore, perché non mi prendi?”

questo mare disteso a cosa pensa?
e le pietre, rigate dal pianto del cielo?
saliscendi che puntano al sole
mentre solo cammino e ripenso

mille volte ho incontrato il mare
mille sogni gli ho voluto affidare
quando tutto potevo sperare
quando tutto potevo sognare

a lui ho donato i miei amori e le amanti
ed il futuro che mi sgambettava avanti
oggi ritorno ad ascoltare il tempo
che urla forte il suo silenzo

gente lontana a campare e contare
scompare, io vorrei scappare
non c’è pace né amichevoli segni
solo impegni ed interessi cogenti

scrivo a questo schermo bianco
una musica lontana giunge
dai fili espande e punge
e il mio cuore tiene il banco

il suo ritmo è una danza
malinconica ad oltranza
larga morbida e ondulata,
quella strada un dì agognata

i fianchi bassi e
qualche arbusto un po’ più in la
oltre la siepe il grande mare blù
silenzio, pace e libertà.

Pubblicato su diario, poesia. 11 Comments »

yes you can

e noi??

e noi??

smemorato

nel far ordine tra cartelline ritrovo questa "pregiata" letterina che assolutamente non ricordo d’aver scritto nè tantomeno per chi.
quindi pubblico a disposizione di certosini ricercatori (varii ed eventuali) nonchè a futura memoria.
congratulazioni!
___________________________________________

 

abbiamo ragione entrambe

mi scuso ma la rete mi confonde e non era assolutamente mia intenzione prendermi libertà nei suoi confronti.
lei, lei! è anche più bello esteticamente. poi è più impegnativo nella comunicazione, scevro da falsi eccessi di confidenza, che non c’è, e porta ad un maggior rispetto di sè e dell’altro e delle reciproche posizioni, a pensare un po’ di più prima di dar fiato alle trombe e a tener presente che l’altro c’è (che legga o ascolti, veda o semplicemente esista) e che alla fin fine occorrerebbe… amare il prossimo come sè stessi!
quindi mia scivolata e non c’entra l’età.
perciò, lei mi dice: nero su nero!
questi di ebay sono maledetti! (a proposito di rispetto ecc.)
ebay nasce in america, quattro fusi orari, 250 milioni di persone.
mettere in vendita un quadro lì costa come metterlo in vendita qui e lo vedono dalla california al maine, dall’alaska alla florida.
poche regole da rispettare, paghi e via.
grande businness!
poi è arrivato in europa e credo che sia una sorta di catena di società correlate o compartecipate… non so.
fatto sta ed è che qui c’è ebay italia, svizzera, belgio, lussemburgo… mancano andorra e il vaticano! e per ogni nazionalità tariffe e regole.
i tedeschi ti cancellano l’inserzione per un nonnnulla: se nel testo scrivo che ho un sito… cancellato; i francesi così così ma in europa è il miglior mercato per i quadri.
totale: evidentemente ebay-francia non legge gli "style" (capita ma non sempre) della mia inserzione e quindi… nero su nero.
e non posso più correggere.
interessante, vero?
e se volesse altre chicche su ebay: a disposizione.
sgarbi è un grande che ha capito molto, quasi tutto… credo.
se mai potessi fare un viaggio intorno alla terra, in una di quelle navicelle per crociere spaziali di prossima inaugurazione, impazzirei definitivamente perchè la mia mente non riuscirebbe a reggere l’evidenza della magnificenza della madre terra e contemporaneamente la sua manifesta finitezza infinitesima.
un meraviglioso microscopico puntino azzurro – per me: IL miracolo, la mia vita – in un infinito puntino nero senza tempo.
e mi sfugge il senso di questo esserci e non esserci nell’infinito e nel microscopico, nel nonsenso del creato e nel totalizzante dolore di un calletto.
il treno va, chissà dove va! e dal finestrino le luci di una civiltà: è gente che vive, che muore, che ama, che odia, che brucia, che bruca…
e tu che mi senti, ma non ascolti, e batti il tempo con un piede: ma tu che ne sai della vita mia, della vita sua, della vita tua?
è la vita che passa e va, senza dire mai la verità, illusione di felicità, di ricerca della libertà.
e se mi racconterà la sua storia io la leggerò con rispetto. 121 compreso! (scherzo)
il pdf è… un trattatello! lo leggerò… in inglese! poi le dirò.
Una silenziosa e pallida moltitudine di persone che non si guardano erra per le superbe gallerie del palazzo infinito… vede? le migrazioni!
amo ebay perchè esula dal contatto usuale, nuovi fugaci incontri di chi ha "apprezzato" il mio quadro e basta, non ha potuto "entrare in contatto", non mi ha parlato di soldi (li odio, seppur necessari).
odio ebay che non mi da da mangiare.
spero in ebay, meglio nel suo popolo, che un giorno mi riconoscerà! (che presunzione!!)
poi ci vorrebbe "un fisico bestiale".
buona domenica

luigi

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common

che se c’avessi qualcosa da dire anche la direi.
ma che dico?
che son contento? e de che ?
che mi diverto? non è vero.
che non c’è problema? c’è, c’è: lascia sta.
una barzelletta? non le so raccontare e non me le ricordo.
mi lamento. che lagna oh, non mi sopporto.
allora uno dice: ma che cell’hai affà nu blogghe?
eh.
e che cell’ho affà?
per comunicare.
e che te comunichi?
non so, è che se c’avessi qualcosa da dire anche la direi.
ma che dico?
che son contento? e de che ?
che mi diverto? non è vero.
che non c’è problema? c’è, c’è: lascia sta.
una barzelletta? non le so raccontare e non me le ricordo.
mi lamento. che lagna oh, non mi sopporto.
allora uno dice: ma che cell’hai affà nu blogghe?
eh.
e che cell’ho affà?
per comunicare.
e che te comunichi?
non so, è che se c’avessi qualcosa da dire anche la direi.
ma che dico?
che son contento? e de che ?
che mi diverto? non è vero.
che non c’è problema? c’è, c’è: lascia sta.
una barzelletta? non le so raccontare e non me le ricordo.
mi lamento. che lagna oh, non mi sopporto.
allora uno dice: ma che cell’hai affà nu blogghe?
eh.
e che cell’ho affà?
per comunicare.
e che te comunichi?
non so, è che se c’avessi qualcosa da dire anche la direi.
ma che dico?
che son contento? e de che ?
che mi diverto? non è vero.
che non c’è problema? c’è, c’è: lascia sta.
una barzelletta? non le so raccontare e non me le ricordo.
mi lamento. che lagna oh, non mi sopporto.
allora uno dice: ma che cell’hai affà nu blogghe?
eh.
e che cell’ho affà?
per comunicare.
e che te comunichi?
non so, è che se c’avessi qualcosa da dire anche la direi.
ma che dico?

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