Tra i compratori (e compratori è una parola grossa!) dei miei quadri ci sono state persone ben strambalate.
In particolare attiro e/o mi attirano, con i miei quadri ma anche di persona, individui che manifestano evidenti segni di disadattamento ed altrettanto evidenti segni di una ricerca mistica e improbabile a trascendere il reale.
Così esoterismi vari, da varie sorgenti e verso diversi orizzonti mi sono stati catapultati addosso da chi si è sentito a suo agio tra i miei colori strampalati.
Angeli protettori, rinascite nella cristianità, pratiche sciamaniche e mondi extraterritoriali mi si sono parati dinnanzi richiamati dai miei fiori o dai miei miscugli, movimenti, parole e pause.
L’ultimo è un canadese che è in contatto diretto col “grande scoiattolo della terra” e sembra ci parli spesso, nelle sue trance avulsive.
Bene, io ne sono contento! Sì, son felice di appartenere (almeno questo mi vien da pensare) ad una categoria che definirei “fuggente” o “fuggiasca”, di non allineati, di illusi o fiduciosi in un “altro” fuori dal mondo dove la “verità” o la “felicità” siano possibili.
Vorrei avere il coraggio di abbandonarmi ad osservare la vita che mi trapassa, di lasciarla essere in tutte le sue parti ed i suoi modi, senza ostacolarla, senza volerla imbrigliare non essendone capace e vorrei parlare con gli angeli, le stelle e i grandi scoiattoli di tutto l’universo.
But it ain’t me, babe; oh no, oh no, oh no, oh no: it ain’t me babe.
It ain’t me the one I’m looking for…